Rilievo e Verifica Sismica, da espletarsi con metodologia BIM, delle ex Carceri Maschili e Femminili a Perugia

Committente:
Agenzia del Demanio - Direzione Regionale Toscana e Umbria
Tipo di appalto:
Pubblico
Affidamento:
Verifica Vulnerabilità e Rilievo LaserScan to BIM
Periodo di esecuzione:
2018-2020
Importo dei lavori:
€ 34.800.000 (E22: 51% - S04: 45%)
Ruolo di SB+:
Mandataria di RTP
Vincolo:
42/04
Sviluppo in BIM:


I compendi sono ubicati in prossimità di Piazza Partigiani a ridosso del centro storico della città, alla base dell’acropoli di Perugia, in una zona edificata sulle rovine della Rocca Paolina.

Ex Carcere Maschile: racchiuso in un perimetro delimitato da un alto muro di recinzione, che circonda anche le aree interne (cortili) che disimpegnano le varie ali del fabbricato, alcune delle quali utilizzate in passato per il contenimento dei detenuti durante le ore d’aria. L’edificio, che ha ospitato fino al 2005 la Casa Circondariale di Perugia, è stato costruito su progetto originale di Giuseppe Polani tra il 1865 e il 1870, secondo il modello tipico delle strutture di reclusione: un panopticon distribuito su cinque livelli, con pianta a quattro bracci e schema cellulare comprendente quasi 350 unità. Il compendio, di pregevole fattura architettonica, è stato realizzato con struttura portante in muratura in pietrame di notevole spessore e solai di diversa natura.

Ex Carcere Femminile: edificato per essere destinato a convento delle Monache Domenicane, svolse tale funzione fino al 1867 quando venne adibito a carcere femminile. Lo stesso risulta inutilizzato da 2005, anno di trasferimento dei detenuti nel nuovo carcere di Capanne. Il complesso immobiliare si eleva in parte su due ed in parte su tre piani fuori terra ed è stato realizzato con strutture portanti in muratura, solai di diversa natura.

Padiglione Paradiso: con l’attiguo complesso in cui è inserita anche la “Cappella delle Convertite”, è un complesso immobiliare di forma irregolare con un cortile interno e si eleva fino a quattro piani fuori terra oltre ad un piano seminterrato. Risulta anch’esso abbandonato da tempo in quanto negli anni novanta del secolo scorso vennero iniziati dei lavori di ristrutturazione mai conclusi.

La ricerca storica è stata condotta presso tutti gli Enti potenzialmente in possesso di documenti storici/progettuali/costruttivi: Genio Civile, Provveditorato OO.PP., Comune di Perugia, Regione Umbria, Ufficio Tecnico Erariale ma anche Archivio di Stato di Perugia, Galleria degli Uffizi-Gabinetto Disegni e Stampe, Archivio Storico S. Pietro, Archivio di Stato di Roma, Biblioteca Nazionale, Biblioteca Maruccelliana, Biblioteca Augusta e Biblioteca Archivio S. Pietro.

Strumentazione e Metodologia di Rilievo

Il processo di rilevamento è stato condotto con un approccio di integrazione di varie tecnologie, atte ognuna ad uno specifico obiettivo.

L’integrazione di tali metodi è servita a raggiungere un’ elevata quantità di dati eterogenei che hanno permesso la conoscenza dell’immobile in tutte le sue parti.

La campagna di rilevamento è stata eseguita con tre diversi laser scanner; Leica HDS 7000, Z+F IMAGER® 5016, RIEGL VZ400-i; una stazione totale; Sokkia Set 2X; un ricevitore GNSS, SOKKIA GRX2 ed infine un drone DJI Spark.

Le operazioni sono state suddivise in tre task principali:

  • Poligonale topografica di appoggio
  • Rilievo aerofotogrammetrico da UAV
  • Rilievo con laser scanner terrestre

Gli output di questa fase sono stati delle nuvole di punti texturizzate, navigabili e misurabili.

Processo di Scan to BIM

Gli output della fase precedentemente descritta, sono serviti successivamente, alla modellazione in ambito BIM del complesso di edifici in oggetto.

Il processo è stato coordinato grazie all’inserimento delle nuvole di punti direttamente all’interno del software BIM , consentendo così una modellazione accurata, che ci ha permesso di raggiungere un alto livello di dettaglio (LOD) del modello.

La digitalizzazione dell’esistente (as-built) ha riguardato non solo gli edifici ma anche tutto il contesto rilevato; utilizzando il software Autodesk Revit 2020.

L’output principale di quest’ultima fase è stato il modello informativo ed interrogabile dal quale è possibile estrarre tutti i tipi di elaborati 2D, utili a tutti gli attori presenti all’interno del progetto, con i quali era condiviso uno spazio Cloud Autodesk BIM360, garantendo

Verifica Vulnerabilità

La modellazione delle varie Unità Strutturali è stata condotta con applicativi diversi a seconda della tipologia strutturale: SismiCAD per le strutture intelaiate in c.a., 3Muri per gli immobili in muratura (nell’immagine che segue, il modello dell’Unità Strutturale “A” , la più rilevante del Complesso)

Sempre con 3Muri sono stati valutati i livelli di sicurezza al ribaltamento di tutte le facciate, o di porzioni di esse a seconda dei risultati della campagna di indagini. Questa ha fornito infatti criteri di giudizio fondati sul grado di ammorsamento e sul Quadro Fessurativo.

Alcune Unità Strutturali raggiungono o sono prossime all’unità, dunque all’adeguatezza, altre decisamente più carenti. Tali circostanze sono evidentemente condizionate dalla presenza di impalcati rigidi abbinati a cordolature di piano.

Sono comunque i cinematismi a penalizzare il “Fattore di Sicurezza” dell’immobile, come consueto su immobili storici in muratura.